La Bee Informed Partnership (qui il loro sito) in collaborazione con gli Apiary Inspectors of America (AIA) e il Dipartimento per l’Agricoltura degli Stati Uniti, hanno condotto il loro decimo sondaggio sulle perdite delle colonie di api, finanziato dal Dipartimento per l’Agricoltura.

Per la stagione invernale 2015-16 un numero preliminare di 5756 apicoltori statunitensi ha fornito le risposte al sondaggio. Insieme, questi apicoltori gestivano 389.083 colonie ad ottobre 2015, rappresentando il 15% del totale di 2,66 milioni di colonie gestite negli Stati Uniti. Una stima di circa il 28,1% delle colonie gestite negli USA sono andate perse nell’inverno 2015-16. Ciò rappresenta un incremento del 5,8% rispetto alle perdite dell’inverno 2014-15, ma si avvicina alla media invernale degli ultimi dieci anni.

Più della metà dei partecipanti al sondaggio (59%) ha subito perdite oltre la media ritenuta accettabile (16,9%).

Gli apicoltori non perdono le colonie solo in inverno, ma anche nel corso dell’estate. Nel 2015 le perdite estive si sono attestate al 28,1% proprio come quelle invernali. Quando tutti i risultati vengono ricombinati, ne risulta una perdita del 44,1% delle colonie fra Aprile 2015 e Marzo 2016. Si tratta della percentuale più alta di perdite degli ultimi 6 anni in cui sono stati raccolti questi dati.

Fonte BeeInformed

(ndr) E in Italia? Sull’argomento “moria delle api e perdita delle colonie” Apinsieme ha pubblicato sul sito il questionario COLOSS, ancora valido, da compilare e inviare, prima del 15 giugno, all’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

♦ Francesco Colafemmina