Descrizione
Il sommario del numero
LA PAROLA AL CONSUMATORE
editoriale di Massimo Ilari
(…) La gente ama l’ape perché è quella senza la quale non ci sarebbe più né frutta e verdura, né foraggio e guarda con sospetto il miele perché pensa sia pieno di sostanze che avvelenano e di zuccheri che nutrono il cancro. Tutto ciò frutto di campagne stampa non sempre azzeccate (…)
LA TERRA HA POCO TEMPO
Massimo Ilari
Ripartendo da piccoli gesti, da piccole ma rilevanti azioni: raccolta differenziata, riciclare gli oggetti quando è possibile, prediligere cibi a chilometri “0”, risparmiare energia, creare una casa eco-sostenibile a misura d’uomo si possono salvare la terra e le api. Insomma, apparentemente tante piccole azioni virtuose che, invece, contribuirebbero a preservare l’ambiente e a risparmiare risorse per le generazioni future
LE API E L’UDITO
Elena Angelucci, Laura Cavalli, Piero Milella
“Le api non possiedono udito, eppure quando uno sciame abbandona tutto compatto un alveare, è perché si lascia guidare dai fischi e dai canti. E questa è la natura così armoniosa e nobile di questi animali che non restano insensibili alla musica e alla voce che passa loro accanto, e che non sentono con l’udito, ma con il tatto, perché l’armonia del canto è così perfetta e potente da trasformare sentimenti e volontà, tramite le sue vibrazioni”
IL POLLINE E’ UN ALIMENTO
Sergio D’Agostino Rossi
A questo punto del “Percorso” ritengo doveroso puntualizzare alcuni aspetti riguardo alla produzione del Polline e alla sua commercializzazione. Aspetti non scontati e che troppi credono di conoscere a menadito. Leggendo l’articolo capirete meglio ciò che voglio dire
CONTRASTARE IL GENERALE INVERNO
Maurizio Ghezzi
Nonostante in questo periodo non si abbia molto da fare in apiario non dimentichiamoci di andare regolarmente a far visita ai nostri alveari per delle rapide ispezioni visive che ci tranquillizzino sullo stato di salute delle colonie
PROVE DEL SINERGISMO VARROA/PESTICIDI
Luca Tufano
Fino ad oggi, l’impatto dell’esposizione combinata dei neonicotinoidi con la varroasi non è stato messo a confronto con l’aspettativa di vita delle api, e men che meno con quella delle api invernali. La ricerca di Straub e colleghi (giugno 2019) colma la lacuna, dimostrando che il sinergismo varroa/neonicotinoidi produce danni specialmente a lungo termine che possono condizionare oltre alla massa corporea anche l’aspettativa di vita delle api
LA DIETA ALCALINA NON SERVE A COMBATTERE IL CANCRO: E’ SOLO SFRUTTAMENTO COMMERCIALE
Vita e Salute
La dieta alcalina è un cavallo di battaglia molto propagandato sul web per combattere il cancro. Ma un cavallo alquanto bolso…
L’AZIONE PRO-OSSIDANTE DEL MIELE E I SUOI EFFETTI TERAPEUTICI
Luca Tufano, Aristide Colonna
Uno studio recentemente pubblicato, si è proposto lo scopo di chiarire l’azione antiproliferativa, genotossica e apoptotica del miele, esaminando gli effetti di due diversi campioni di miele, selezionati rispetto al profilo fenolico e ai flavonoidi. Le due varietà di miele utilizzate da Kocygit e colleghi, provenienti dalla Turchia, sono il miele di melata Quercus pyrenaica, con contenuti elevati di fenoli e antiossidanti, e un miele multiflorale con un contenuto di fenoli e antiossidanti più basso. Vediamo come è andata
LE API E GLI ANIMALI COME MACCHINE DA RIPROUZIONE?
Antonio D’Angeli
Dall’archivio di Apinsieme riprendiamo un articolo di Antonio D’Angeli pubblicato sul numero di Novembre 2018. Per come stanno le cose non dobbiamo aspettarci troppo da quella agricoltura che firma armistizi per pratiche agronomiche maggiormente sostenibili, mentre di contro strizza l’occhio a nuove molecole di sintesi che sostituiscano quelle vietate per legge. E la stessa agricoltura che complice della zootecnia intensiva ha svalutato gli animali a mere macchine da produzione di carne, latte e uova. E le api sono le prime a pagare il prezzo di queste scelte
RECUPERARE MEMORIA IN APICOLTURA
A cura di Antonio D’Angeli
Continua il nostro viaggio di conoscenza degli antichi testi di apicoltura, In questo numero della rivista, ricordiamo un’opera del fu Prof. G. Canestrini, dal titolo “Apicoltura”, scritta nel 1894 e qui proposta nella sua seconda edizione. Il testo pubblicato dalla Hoepli nella sua collana di manuali, rappresenta uno dei piccoli trattati d’apicoltura di maggior interesse della fine del IX secolo
UN BZZZZ DAI PALAZZI
A cura di Enrico Pasini
Chi e come si occupa del settore Apicoltura? Ci si limita solo alle audizioni in Commissione dove i Presidenti di Associazione vengono auditi e mettono la loro esperienza al servizio della collettività? Quali sono le leve che i parlamentari hanno per lavorare nell’interesse dell’Apicoltura?
FLORA APISTICA URBANA
Giancarlo Ricciardelli D’Albore
Pruno Fruttifero, Polmonaria, Melograno, Cotognastro radente
TOC TOC
Una lettera di Franco Smeriglio, risponde la Redazione
Colon retto, prevenire i rischi di tumore
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