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Earth day 2016: un impegno mondiale

Alimentazione, foreste, acqua, clima, tutti validi motivi per prestare attenzione, quotidianamente, alla salute della nostra Terra, la nostra saluEarth-Day-2016-Poster-Earth-Day-Networkte. E un motivo in più, oggi, 22 aprile dove tutto il mondo celebra la Giornata della Terra, l’Earth Day.

Quale obiettivo si pone questa giornata? Sensibilizzare su una maggiore cura e rispetto per il pianeta su cui viviamo. Era il 1970 quando il senatore statunitense Gaylord Nelson, colpito dalla catastrofica fuoriuscita di petrolio avvenuta nel mare di Santa Barbara in California (agosto 1969) lanciò l’idea dell’Earth Day.

Certo a fronte della crescita di consapevolezza rimangono, putroppo, i dati di fatto. La perdita di  tante foreste: una superficie boschiva grande come il Sudafrica. Gli allevamenti intensivi di bovini fanno consumare 15 volte più acqua delle coltivazioni di frutta e verdura. E a farci riflettere sul reale significato di acqua bene pubblico anche il disastroso stato in cui versa la rete idrica italiana: 3,1 miliardi metri cubi di acqua vengono sprecati ogni anno a causa delle falle della rete.

E se non invertiamo la rotta, entro il 2100 la temperatura salirà di 5 gradi, a causa dell’inquinamento atmosferico.

E’ vero, in modo simbolico, oggi viene siglato l’impegno a livello mondiale derivante dalla conferenza del COP 21 di Parigi che si è tenuta a fine 2015.
La conferenza mondiale sul clima dalla quale sono scaturiti importanti impegni.

Dall’obiettivo più importante di non superare i due gradi rispetto ai livelli pre-industriali fino alle strategia per far si che tutti rispettino gli impegni presi. Capitolo importante le risorse per i paesi in via di sviluppo e per quelli che dovranno affrontare cambiamenti irreversibili in virtù del clima impazzito (vedi ilfattoquotidiano del 13 dicembre 2015). Sarà un buon viatico? Riuscirà a produrre effetti? E in Italia quale è la situazione? Esiste un nesso tra difesa dell’ambiente e economia?

Difendere l’ambiente e rispondere alla sfida dei mutamenti climatici non solo è necessario, ma rappresenta  anche una straordinaria opportunità per per creare lavoro e nuova economia. E’ questo il messaggio più importante dell’Earth Day, la 46esima edizione della Giornata della Terra che domani si celebra in tutto il pianeta“. Così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, che mette in evidenza come già da oggi sia possibile valorizzare le eccellenze italiane impegnate nella green economy. Infatti, continua Realacci,  “proprio le nostre aziende che hanno investito sulla green economy sono quelle che esportano di più e assumono di più. Secondo una recente indagine di Symbola e Unioncamere, infatti, già oggi esiste un’Italia green che è fatta dal 24,5% delle imprese, che crea occupazione e ricchezza. Una percentuale che sale al 32% nella manifattura, dove il 27,4% delle imprese eco-investitrici ha visto crescere il fatturato nel 2014. Sempre le imprese manifatturiere che fanno eco-investimenti sono più forti nell’export: il 43,4% esporta stabilmente, contro il 25,5% di quelle che non investono, e sono collegati alla green economy il 59% dei nuovi posti di lavoro prodotti lo scorso anno.

Certo il risultato del voto referendario sul rinnovo automatico delle concessioni per le estrazioni in mare (spesso semplificato con il NO Trivelle)  che ha visto un elevato (troppo elevato) livello di astensione non ci rassicura, così come il recente sversamento di 600mila litri di greggio fuoriusciti da una falla dell’oleodotto Iplom (oggi sotto sequestro dalla Procura), che si sono riversati nel rio Fegino, sono confluiti nel fiume Polcevera, e una parte ha raggiunto il mare, come purtroppo conferma l’Arpal (Agenzia Regionale protezione Ambientale della Liguria).

E’ il segno che ancora tanta strada deve essere percorsa e che i controlli devono essere più incisivi se non vogliamo vanificare le lodevoli iniziative che comunque esistono.  Tra queste sempre Realacci ci ricorda” il progetto per piantare tanti alberi quanti sono gli abitanti della Terra di qui al 2020. Teoricamente in Italia già esiste una legge che va in questa direzione, la n. 10/2013 che prescrive ai Comuni sopra i 15mila abitanti di piantare un albero per ogni nuovo nato, ma è largamente inapplicata e proprio per sollecitare il suo rigoroso rispetto ho presentato una interrogazione

E come non valorizzare le tante iniziative che oggi si svolgono direttamente o indirettamente legate al tema della giornata della Terra. Dalle tante associazioni ambientaliste impegnate sul territorio alle associazioni di apicoltori. Evidente è l’impatto che una dissennata condotta che violenti la Terra possa avere sull’apicoltura. Per questo tra le tante iniziative vi segnaliamo la Giornata della sostenibilità che si tiene oggi ad Andria.

L’incontro, organizzato in occasione della “Giornata Mondiale della Terra”, è inserito nel programma della Fiera d’Aprile e si pone l’obbiettivo di ridiscutere le pratiche agricole convenizionali viste le numerose problematiche ad esse collegate. Sul sito dell’Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi trovate la locandina e i dettagli.

(ep)

Apinsieme
Quelli che vogliono far volare insieme le Api

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