
All’edizione di BIOLMIEL 2016 hanno partecipato 164 provenienti da 7 diversi Paesi che, per numero di campioni presentati, sono rispettivamente: Italia, Grecia (con 63 campioni partecipanti al concorso, numero in leggera flessione rispetto all’anno precedente), Spagna, Germania, Slovenia, Croazia e Portogallo – che partecipa quest’anno per la prima volta. Come sempre le categorie valutate sono state due: millefiori e monoflorali, quest’ultima comprendente anche i mieli di melata. Del totale 51 sono millefiori e i rimanenti uniflorali.
Anche quest’anno si riconferma l’elevata presenza di melate, che riescono anche quest’anno ad aggiudicarsi i primi posti in classifica: il punteggio di 100/100 raggiunto dall’azienda Alberto Pesavento , primo assoluto tra i 164 mieli, è un punteggio eccezionale.
La partecipazione al BIOLMIEL è stata quindi elevata anche se appena inferiore a quella del 2015, e questo nonostante un’annata non delle migliori per il settore, penalizzato dall’andamento climatico.
Ecco i primi classificati a giudizio della Giuria Internazionale per la categoria uniflorali e quella millefiori:
Monoflora:
sul gradino più alto “Pesavento Alberto”, con un miele di melata di Metcalfa; a seguire il Miele di Erica Arborea di “Apicoltura Zipoli”; quindi la Melata di Bosco di “Apicoltura Il Favo”
Primo classificato tra i non italiani la melata di quercia dell’azienda greca “Melisses oi Magisses”.
Millefiori:
primo classificato: “Az. Agr. Ventimiglia”, dalla Sicilia; secondo posto in punteggio per questa categoria allo spagnolo “La Abeja del Guanche”, dalle isole Canarie; terzo posto all’Az. Agr. Vaccaro della Basilicata.
I diversi uniflorali presentati sono stati gli stessi degli ultimi anni, con le novità del miele di edera e quello di ciliegio, e una flessione dei campioni presentati per alcune categorie, come il miele di acacia, per il quale il raccolto in Italia è stato molto scarso. Il miele di edera si riesce a raccogliere come monoflora negli ultimi anni perché le api continuano a bottinare anche in autunno, grazie al clima mite della stagione: è un miele un po’ amarognolo e cristallizza molto velocemente a causa dell’elevato contenuto di glucosio. Il miele di ciliegio è a raccolta primaverile e si produce soprattutto dopo inverni abbastanza miti: presenta note fruttate e di mandorla all’olfatto e al gusto.
Per la pubblicazione del medagliere completo del premio, sulla Guida Mieli del sito biolmiel.it, si dovranno completare le analisi fisico chimiche di rito previste dal Regolamento del premio.