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Zafferana Etnea (CT): Aethina Tumida, le istituzioni e gli apicoltori a confronto

Martedi 7 febbraio si è svolto presso il Comune di Zafferana Etnea (CT) un convegno su  “Aethina Tumida – le istituzioni e gli apicoltori a confronto.

Qui di seguito il resoconto pubblicato su vivienna.it

La Sala Consiliare del Comune di Zafferana Etnea ha ospitato il convegno sul tema “Aethina Tumida – le istituzioni e gli apicoltori a confronto” al quale hanno partecipato oltre 150 apicoltori ed addetti al settore provenienti da tutta la Sicilia. L’evento è stato organizzato dall’Amministrazione Comunale su richiesta del Ministero della Salute e dell’Assessorato della Salute della Regione Sicilia, con la collaborazione di altri Enti (Centro Nazionale di Referenza per l’Apicoltura, ASP di Catania, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia) e con il supporto dell’Associazione Provinciale Apicoltori Catanese – ApiSicilia.

Lo scorso 1° marzo la Commissione Europea ha decretato in maniera ufficiale la fuoriuscita della Sicilia dall’elenco di zone soggette a misure di protezione relative al piccolo coleottero dell’alveare in Italia. La decisione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 3 marzo, di fatto revoca tutte le misure di restrizione a carico dell’apicoltura siciliana e stabilite con la decisione UE n°909 del 12/12/2014.

Il merito di ciò va attribuito all’attività di controllo e sorveglianza svolta, nel corso degli ultimi due anni, dai Servizi Veterinari in stretta collaborazione con gli apicoltori. I lavori del convegno sono stati aperti dal Sindaco di Zafferana Etnea, Dott. Alfio Russo che, nel suo intervento, ha rimarcato l’importanza dell’apicoltura nell’economia del territorio etneo. Gli interventi a seguire, moderati dalla Dott. Giovanni Tumino, Direttore del Dipartimento Interprovinciale Catania e Ragusa dell’IZS della Sicilia, hanno visto come primo relatore il Dott. Andrea Maroni Ponti, Dirigente del Ministero della Salute che ha sottolineato i criteri d’intervento sinora adottati nel controllo, nella sorveglianza e dei possibili sviluppi futuri nella gestione dell’attività di apicoltura. Il Dott. Franco Mutinelli, Direttore del Centro di Referenza Nazionale per l’apicoltura dell’IZS delle Venezie ha, invece, fornito un quadro puntuale e dettagliato sul Piano di sorveglianza di Aethina Tumida sul territorio nazionale per il 2017. Il Dott. Antonino Virga, Dirigente dell’Assessorato della Salute della Regione Sicilia ha, poi, tracciato una cronistoria dell’emergenza Aethina in Sicilia, dal rinvenimento di Melilli del novembre 2014 sino alla revoca delle misure di restrizione da parte della UE e risalenti a pochi giorni fa. L’intervento del Dott. Francesco La Mancusa, Dirigente Responsabile della U.O.C. di Sanità Animale dell’ASP di Catania, ha invece essenzialmente puntato sul ruolo multifunzionale dei Servizi Veterinari nella gestione delle emergenze sanitarie e sui rapporti con le Associazioni di apicoltori.

A trarre le conclusioni è stato, quindi, il Dott. Fabio Marino, Presidente dell’Associazione Provinciale Apicoltori Catanese – ApiSicilia che nel suo intervento ha illustrato i dati del censimento apicoltura 2016 per quanto riguarda la Regione Sicilia, passando poi alla descrizione delle attività svolta dall’Associazione in rapporto alle Autorità Competenti, dal livello locale a quello europeo.
Ne è seguito un dibattito, moderato dal Dott. Antonino Salina, Direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ASP di Catania, nel corso del quale sono state poste varie domande ai relatori sugli argomenti trattati.

La conclusione dei lavori è stata affidata al Dott. Giuseppe Giammanco, Direttore Generale dell’ASP di Catania che ha evidenziato l’importanza della corretta applicazione dei piani di intervento nel trattamento delle emergenze sanitarie.

In definitiva, il bilancio del convegno può ritenersi ampiamente positivo in un clima di grande soddisfazione per il brillante risultato raggiunto grazie anche alla propositiva collaborazione fra le Istituzioni e le Associazioni degli apicoltori che ha consentito di affrontare e risolvere sinergicamente tutte le problematiche, anche non strettamente sanitarie, che affliggono il settore: in primo luogo l’emergenza furti che negli ultimi mesi ha assunto proporzioni preoccupanti e non più sostenibili.

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