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IMPARIAMO DALLE API

L’EDITORIALE DI NOVEMBRE 2020

Massimo Ilari, Enrico Pasini

Al tempo di covid-19 a dominare la nostra vita sono l’incertezza e la paura. Il futuro ci appare sempre meno roseo.
Sì, la situazione è incerta, perché non si capisce con chiarezza quale direzione prenderà il virus. Ce lo ricorda con forza il filosofo sloveno Slavoj Žižek, nel suo splendido “Virus, catastrofe e solidarietà”. Leggerlo ci chiarisce non pochi aspetti della realtà che stiamo vivendo. Vediamo.
Come ha sintetizzato il virologo tedesco Hendrik Streeck, «Non c’è alcuna seconda o terza ondata: siamo in un’ondata permanente». Ma siamo troppo concentrati sulle statistiche del covid-19 e stiamo sempre a contare il numero dei contagi, dei morti e dei guariti. Dimentichiamo, però, che si sta facendo sempre più chiaro il legame fra la pandemia e la nostra difficile situazione ambientale. Può darsi che riusciremo a domare il virus, ma l’emergenza climatica imporrà misure molto più radicali. Di fronte al cambiamento climatico – incide pesantemente anche sulla vita e sopravvivenza delle api e di tanti altri insetti pronubi – e all’inquinamento che uccidono milioni di persone ogni anno, una mobilitazione globale come quella che siamo riusciti a creare per il covid-19 imporrà misure molto più radicali e un marciare uniti verso l’obiettivo.

Eppure continuiamo a non agire in questo senso. Žižek nel suo testo evoca la “Solidarietà” come principio cardine per superare il “momentaccio” che stiamo attraversando. Ne siamo capaci?

Tutto sta a indicare che abbiamo ancora molto da imparare sull’argomento: a dominare è un approccio litigioso, un perpetuo uno contro tutti che non porterà da nessuna parte. È tornata la Torre di Babele: virologi che si azzuffano, politici che battagliano e la gente divisa esattamente a schiere opposte gli corre dietro. Un insano “cupio dissolvi” che non ci porterà da nessuna parte. La ricetta magica è recuperare unione e solidarietà, come ci insegnano le api. Ecco perché la copertina del numero che state per sfogliare è dedicata alle api che fanno corpo unico e lottano contro la vespa crabro: cercano, Insieme, di sbarrargli la porticina dell’alveare.
Osserviamole bene le api perché ci indicano la strada giusta: le avversità si fronteggiano con il lavoro di gruppo, con la coesione. Non a caso lo strillo di copertina del numero che state per sfogliare è “Impariamo dalle api”.

Sì, possiamo imparare dalle api, e non poco. Gli apicoltori che ogni giorno mettono la testa dentro gli alveari non possono non notare quella straordinaria struttura sociale che li abita. Le api mettono in atto un lavoro di gruppo che nessuna società umana che ha attraversato i secoli è stata in grado di applicare. In più, le nostre amiche sono fondamentali per l’equilibrio della vita sulla terra e ci indicano ogni giorno quanto sia pericoloso l’inquinamento, aspetto che dovrebbe ancor più interessarci proprio per il legame fra inquinamento e virus.

Nel mondo delle api non c’è posto per il genere singolare, ciascun membro mette a disposizione il proprio lavoro per uno scopo che è sempre comune: perfetta sincronizzazione degli intenti. Noi, di contro, siamo i profeti di un individualismo sfrenato che dobbiamo abbandonare. La nostra parola d’ordine, invece, deve essere: “Difendiamoci uniti, con forza e coesione”. Così la pensa Apinsieme e allora l’invito rivolto ai nostri lettori è anche quello di sostenerci, siamo la Rivista indipendente degli Apicoltori, una rivista consapevole, libera, sostenibile, principi che sono la nostra Stella Polare, come ci insegnano, repetita iuvant, le api.

La rivista vive su due pilastri che sono strettamente interconnessi: gli apicoltori che si abbonano e ci sostengono e le inserzioni pubblicitarie.
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Nel 2021 le tariffe di abbonamento rimarranno immutate (e con maggiori agevolazioni, le trovate qui accanto) nonostante l’incremento dei costi di produzione. Gli inserzionisti storici e i nuovi che vorranno entrare nelle nostre pagine in maniera continuativa avranno a disposizione una ulteriore pagina per descrivere i loro prodotti.

Insieme ce la faremo: “Forza, coraggio e unione” ci permetteranno di uscire dal tunnel.


nella versione cartacea troverete un refuso (Vespa cabro, ovviamente come riportato qui il nome corretto è Vespa Crabro)


Apinsieme
Quelli che vogliono far volare insieme le Api

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