UN RAPPORTO VITALE PER LA BIODIVERSITA’ ambiente prima pagina by Enrico Pasini - 2021-09-222021-09-220 L’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha pubblicato proprio in questi giorni il rapporto dedicato a Piante e insetti impollinatori: un’alleanza per la biodiversità. Trovate qui la pagina dalla quale scaricare il Rapporto, oltre 160 pagine ricche di analisi, suggerimenti, confronti. I temi affrontati sono suddivisi in 5 capitoli:IL SERVIZIO ECO SISTEMICO DELL’IMPOLLINAZIONEFLORA ENTOMOGAMA SPONTANEA, ARBOREA, ARBUSTIVA ED ERBACEA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE REGIONI MEDITERRANEEGESTIONE DEGLI ECOSISTEMI E CONSERVAZIONE DEGLI HABITAT SEMI-NATURALI PER FAVORIRE IL SODALIZIO PIANTA-INSETTICORRIDOI ECOLOGICI URBANI. UN MODELLO DI PROGETTAZIONE SOSTENIBILE PER INCREMENTARE LA CONNESSIONE TRA PIANTE E INSETTI IMPOLLINATORIPRODOTTI DELL’ALVEARE E BENESSERE PSICO-FISICOL’auspicio dell’ISPRA è che la pubblicazione “possa contribuire a diffondere la conoscenza e aumentare la consapevolezza tra i cittadini e i portatori di interesse su insetti impollinatori e sul delicato rapporto che essi hanno con l’ambiente e le risorse trofiche. I cittadini che ci leggono pur non direttamente coinvolti nell’attività del settore, così come e soprattutto gli operatori del settore apistico-agricolo troveranno utile questo rapporto“.Da parte nostra abbiamo sempre trattato la biodiversità mai come una moda ma come, appunto, un rapporto vitale dove gli organismi viventi che popolano la Terra assicurano ricchezza, varietà e coesistenza delle varie forme di vita. Un delicato equilibrio reso sempre più precario da costanti minacce: perdita e frammentazione degli habitat, mutazioni climatiche, risorse sfruttate e spremute, specie aliene invasive, e inquinamento.Nell’editoriale dell’ultimo numero (settembre 2021) il Direttore Ilari denunciava “una sordità inspiegabile nei confronti dell’inquinamento ambientale, nonostante si susseguano i gridi di allarme. Il pericolo di non ritorno è concreto. Siccome alla minaccia noi ci crediamo e sappiamo quanto la degenerazione dell’ambiente riguardi il Futuro dell’Ape non smettiamo di lottare perché le cose cambino. Si stanno alterando i pascoli delle api, i cambiamenti climatici incombono minacciosi. Qualcuno pronto a sottovalutare il pericolo c’è sempre e se ne esce con il più classico dei luoghi comuni “Le variazioni climatiche ci sono sempre state” e così vorrebbe mettere una pietra sulla questione. “Nel numero di ottobre che stiamo per chiudere torneremo ancora a parlare, sotto punti diversi, di questi temi. Lo faremo spaziando tra terre diverse e ponendo l’accento sarà soprattutto sulle pratiche e sui rapporti virtuosi tra apicoltura e agricoltura e sul loro impatto sul benessere collettivo e sul bene comune più prezioso che abbiamo: la Terra.PS Nella copertina del Rapporto ISPRA potrete notare il disegno dell’amica Beti Piotto che sulla nostra rivista, con Aristide Colonna, affronta mensilmente gli argomenti legati all’Apiterapia. Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Send email Mail Print Print