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UN’APE PER AMICA

La prefazione al libro di Maurizio Ghezzi, “Un Apicoltore in Vespa

Massimo Ilari, Enrico Pasini

È uscito il libro di Maurizio Ghezzi, “Un Apicoltore in Vespa”, Edizioni Apinsieme. Nello scorso numero di Marzo vi abbiamo proposto l’incipit del libro. Oggi, a libro stampato, ecco la nostra prefazione.
Le api sono sotto assedio e questa visione dell’Autore ce le avvicina e ce le fa vedere come creature indispensabili per noi e l’ambiente. L’apicoltura non si fa solo sui grandi numeri, ma vive anche del lavoro dell’hobbista che attraverso le api presidia e difende l’intero territorio

Cari lettori, con questo libro di Maurizio Ghezzi, nella vita chirurgo della mano e apicoltore, speriamo di donarvi delle pagine piene di passione che lasceranno il segno.
E sì, perché l’Autore “non mette mai le mani in tasca per cercare le parole giuste”, prendendo a prestito un’immagine letteraria dello scrittore Nicolai Lilin; anzi, le parole le ha sempre a portata di penna e pronte per essere trasferite sulla pagina. Ne nasce un racconto che ha nella “vis narrativa” e nel particolare “punto di vista” i suoi motori. Due le passioni che dominano le pagine: la Vespa e l’Ape. A prima vista, sembrerebbe un ossimoro.
Chi sta per avventurarsi nella lettura sa benissimo che la Vespa e l’Ape sono irriducibili nemiche. Sgombriamo allora il campo da frettolose interpretazioni.
L’Autore da incallito Vespista – ci racconta che la sua passione per la Vespa non la si può spiegare perché la Vespa più che uno scooter – non l’insetto, dunque – è uno stato mentale che infonde gioia e senso di libertà quando in viaggio sul suo sellino osservi il mondo che ti circonda. Un po’ come Nanni Moretti nel suo film “Caro Diario”.
Quello per le Api, poi, «è un sentimento che inizialmente cerchi di nascondere con pudore, quasi un non so che di cui vergognarsi, che diviene però senso di profonda gioia e di grande emozione da condividere con il mondo intero quando finalmente, dopo il tuo primo corso didattico, riesci a diventare con immensa soddisfazione un berger des abeilles.
Ne scaturisce l’umanizzazione delle api, che diventano compagne di strada e di vita, come sanno i lettori di Apinsieme che seguono la rubrica “I lavori del mese” che Maurizio Ghezzi tiene sulle sue pagine.
Una passione che Ghezzi avvertiva sin da bambino, tanto da passare delle mezz’ore a guardare le api nei loro voli sui fiori e nel rientro all’alveare. Una passione rafforzata dai tanti racconti del papà sul laborioso insetto e sulla sua società.
Gli sarebbe piaciuto scoperchiare la loro “casetta” e osservare che cosa facessero là dentro.
Tante le fantasticherie e proprio da queste esperienze germoglierà quell’umanizzazione dell’insetto che si avverte leggendo il libro.
Un approccio che avvicina le api anche al lettore, come se fossero delle amiche.
E delle amiche lo sono veramente, visto il lavoro che svolgono ogni giorno per il pianeta. La nostra ricchezza botanica non esisterebbe certo senza la loro opera di impollinazione.
Per anni questa passione rimase sopita, un po’ come le braci sotto la cenere.
Cenere rappresentata dalla scuola e poi dagli studi universitari, dalla laurea, dalla specializzazione e dalla professione medica e dalle tante ore in sala operatoria.
Le braci furono ravvivate da un’anestesista, che lavorava nel suo reparto e con la stessa passione per le api, che spingeva per seguire un corso.
Però, l’appuntamento con l’apicoltura fu rimandato ancora una volta: l’anestesista cambiò ospedale.
Infine, nel 1999 il primo corso di apicoltura, in cui trovò degli insegnanti splendidi.
Galeotti furono Elio e la sua “Banda”: Alfonso, Umberto e la sua simpaticissima mamma.
Tutti personaggi che incontrerete di nuovo nel testo, superate queste nostre brevi note.
La banda di Elio trasmetterà un’idea di apicoltura legata non solo al reddito – che ha sempre la sua importanza – ma a guardare alle api a 360 gradi.
C’è tanto da imparare per praticare un’apicoltura legata all’ambiente e che non preveda la forzatura costante della produzione. Sono quelle che vengono denominate come Buone Pratiche Apistiche e di cui troppo spesso ci si dimentica. Le api sono sotto assedio e questa visione dell’Autore ce le avvicina e ce le fa vedere come creature indispensabili per noi e l’ambiente. L’apicoltura non si fa solo sui grandi numeri, ma vive anche del lavoro dell’hobbista che attraverso le api presidia e difende l’intero territorio.

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Quelli che vogliono far volare insieme le Api

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