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Anteprima Rivista Nazionale Apicoltura Luglio_Agosto 2025


Il Miele Italiano ha qualcosa da farsi perdonare?

Prima di procedere nel trattare gli aspetti produttivi e di commercializzazione del settore apistico, ci scusiamo con i nostri sostenitori per i ritardi di uscita di questo numero. Non pochi problemi tipografici ne hanno ritardato la stampa.

C’è da ricordare che l’attuale situazione politica a livello globale sta creando non pochi problemi alla carta stampata. E dunque anche alle tipografie, che per l’aumento dei costi che stanno conoscendo i materiali fanno una grossa fatica a tenere il passo del mercato. Apinsieme non demorde e questo numero è una miniera di informazioni che, nonostante le difficoltà tipografiche, vi facciamo arrivare, permettendone la lettura. Vedrete che sfogliando il numero ci darete ragione.

Ma andiamo avanti, tornando al titolo dell’Editoriale. No, il Miele Italiano non ha niente da farsi perdonare e continua a subire immotivati attacchi. È  chiaro che la qualità di qualsiasi prodotto va sempre controllata ma ci sembra giusto ribadire che sia esagerato l’attacco nei confronti del dolce prodotto delle api. Spesso se ne occupa la stampa generalista, a nostro modo di vedere senza mettere in risalto gli aspetti più importanti. Il Salvagente, ad esempio, sembra aver acceso i suoi riflettori sul miele, non manca di mettere sempre in risalto eventuali frodi a carico di un prodotto che in Italia registra un consumo di 0,9 g pro-capite al giorno…

leggi l’editoriale


Stimolazione immunitaria delle api mellifere come protezione da Nosema ceranae

I risultati di uno studio, presentato nell’articolo, offrono applicazioni promettenti per migliorare la salute delle api mellifere e ridurre le perdite di colonie causate da microsporidi attraverso una stimolazione immunitaria mirata, nonostante la potenziale riduzione della longevità delle api


EFFICIENZA ENERGETICA IN ALVEARE

Per quanto mi riguarda le api non muoiono mai di freddo, anche se autorevoli riviste riportano articoli in cui si avvalla e si supporta con vigoria questo insegnamento. Credo che magari le api non moriranno di freddo però sicuramente vivono meglio al caldo. Ecco come faccio


Analisi Sensoriale del Miele: inclusione sociale e partecipazione attiva

L’analisi sensoriale del miele è un ottimo strumento per migliorare e consolidare  il coinvolgimento attivo e continuativo di persone con abilità diverse o con disturbi del neurosviluppo. Il progetto della Fondazione MELEIROS


LA PINZA PRENDI TELAI

Ormai l’avete capito che non fa solo l’apicoltore per hobby, ma c’è anche tanta passione che non riserva solo alle api, ma pure alle sue ideazioni, che modifica nel tempo per rendere sempre più pratico il loro impiego
 


Impollinatori


C’era una volta il grillo di Pinocchio: perché non c’è più e quale specie lo ha sostituito

Paolo Fontana, entomologo e ricercatore alla Fondazione Edmund Mach di Trento: “Qual è la caratteristica dell’Eumodicogryllus bordigalensis che ci entra in casa. In Italia esistono 38 specie di grilli”. Il ‘Pavarotti’ della categoria


Laib, percezioni naturali tra pollini e cera d’api

Laib trae ispirazione dalla natura e, come materiali espressivi per le sue sculture e installazioni, oltre al riso o al latte, utilizza la cera d’api e il polline, “ingredienti” insoliti per la ricerca artistica contemporanea, che forse testimoniano un’attenzione e un rispetto per il lavoro di queste “piccole artiste” dell’alveare


AVVIAMENTO ALL’APICOLTURA

La prima produzione dell’apiario dell’apicoltore consapevole è quella di creare il vivaio di rimonta delle proprie api. È  difficile ottenere tutto questo in breve tempo, serve costanza, continuo aggiornamento e confronto con i colleghi apicoltori per centrare gli obiettivi indispensabili alla produzione nel rispetto delle api


LA STORIA DI PULVIRENTI, MASTRO FASCITRARU di SORTINO

Il libro di Giuseppe Salluzzo e Angela Sanfilippo ci immerge nel fascino di un’apicoltura di un tempo, fatta di fascetri realizzati con la ferula e di incondizionato amore per api e apicoltura


Varroa destructor e produzione di melittina nelle api mellifere

Un recente studio  pubblicato su Nature/Scientific Reports affronta l’impatto che Varroa destructor ha sulla produzione di melittina nelle api mellifere. Proponiamo un riassunto dello studio. Trovate  a fine pagina il titolo originale dello studio e il link alla pubblicazione


Aumentano gli ostacoli verso il cibo per
gli impollinatori

Numerosi studi, citati nel servizio, mostrano che quando gli insetti, per diversi motivi, non riescono a individuare i fiori, perdono l’occasione di procurarsi nettare o polline per sé stessi, per le loro covate e per i loro alveari. Devono quindi viaggiare più lontano alla ricerca di profumi floreali, consumando eccessivamente le loro energie. Inoltre, dal punto di vista del servizio ecosistemico dell’impollinazione, queste incapacità, spesso dovute a inquinanti e temperature estreme, diminuiscono la produttività sia delle piante coltivate sia delle piante spontanee


Il salto del bio in italia

 Cara redazione, ma quando è cominciato vigorosamente il consumo e la produzione del bio in Italia? In quale periodo la crescita impetuosa?


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